Quel giorno si consumò la più breve ed intensa carriera agonistica sportiva! Durò solo un giorno, un tempo immensamente più breve della estate della cicala poeticamente celebrata nelle filastrocche infantili! Era l’8 giugno del 2003 ed il microfono dello speaker annunciava il transito in vetta della prima donna in gara: una assoluta sorpresa essendo, l’atleta, alla sua prima (e sarà anche l’ultima) gara di Corsa in Montagna.
L’eclatante prestazione trovò conferma fino ai 50 metri finali quando i suoi compagni di squadra, guidati dal Presidente, la spronarono ad allungare appena un po’ per cogliere la prima ed inaspettata vittoria; lei sorrise e, senza scomporsi, proseguì gentilmente del suo passo. Gli ultimi 10 metri furono fatali: la più immediata inseguitrice la raggiunse e la superò vincendo la gara con 1 (uno) secondo di vantaggio.
Spiazzante la sua risposta a chi gli faceva notare che sarebbe bastato poco per celebrare una inattesa vittoria: “Per me va benissimo così; io sono contenta per il secondo posto e la mia avversaria è contenta per avere vinto”. E chi sarà mai De Coubertin!
La gara in questione era l’ultima edizione della “Corsa ‘d Roca Bera” di Luserna San Giovanni. Km. 11.650 con partenza da Luserna, località bocciodromo, salita a Roca Bera e ritorno. Dell’atleta citerò solo le iniziali M.E., tessera fidal AE017671, portacolori della neonata Podistica Valle Infernotto…ma si, vi evito la ricerca: diciamo che il nome iniziava con Monnet e finiva con Elena!!! La vittoria andò a Giovanna Malan, della Atletica Val Pellice con un crono interessante: 1.18’59”. Il record del percorso appartiene però alla strepitosa Giuseppina Reinaudo (U.S. Sanfront) che nel 2000 fermò il crono a 1.08’22”. Poi si imposero le rigidità Fidal ed il percorso femminile venne accorciato. Due le vittorie, in quella formula, di Marina Plavan.
La Corsa ‘Roca Bera si svolse per nove edizioni consecutive ad iniziare dal 1999 con l’organizzazione della Atletica Val Pellice. Salita e discesa piuttosto tecniche quasi esclusivamente sui sentieri che toccando il Colletto Rabbi, Roca Budet e il Brich di Bandì raggiungevano Roca Bera e Pian Prà per poi ridiscendere dopo avere disegnato un anello nella parte alta.
Una delle ultime gare che misero in palio le ambite medaglie d’oro per i migliori maschili e femminili. Per tutti i partecipanti il “premio in natura” antenato dell’attuale “pacco gara”.
L’albo d’oro coniugato al maschile riporta la vittoria, alla edizione di esordio, di Danilo Scaini (CRC Alpignano), Davide Bonansea si affermò in tre edizioni. Claudio Garnier fu il protagonista nel 2001. Poi venne l’epopea di Paolo Bert che vinse ben 4 edizioni con il record maschile sul percorso di 53’48”.
Carlo Degiovanni