Le testimonianze dell’Evento, tratte dall’archivio Dogliotti elaborate e ristampate da Renato Bricco nel 2007, fanno bella mostra di se sulla scalinata di accesso agli uffici comunali di Bibiana e raccontano un altro pezzo di storia della passione sportiva dei “corridori di montagna”.
Allora la conquista atletica delle “cime” non è sport recente. Certo, oggi i toponimi sono più affascinanti e si chiamano Rocciamelone, Gran Truc, Vandalino, Monviso e persino il nobile Everest (a proposito…Kilian sarà arrivato fin lassù con tanto di record?) ma anche le cime più domestiche richiamavano la sfida dell’uomo.
Di quella competizione non ne so (io) molto di più ma mi è utile per raccontarne l’evoluzione in un’era più recente: IL GIRO DELLE DUE PROVINCE ovvero Bibiana - Montoso e ritorno di Km 12 e dislivello di circa 1000 metri. Partenza ed arrivo presso la Polisportiva di Bibiana; salita e discesa prevalentemente su sentiero.
La gara si svolse per tre edizioni consecutive negli anni 1983, 1984 e 1985 promossa dalla Polisportiva di Bibiana ma con l’indispensabile supporto tecnico del pinerolese C.R. Borgo Losano. I principali protagonisti, dal lato organizzativo erano gli atleti bibianesi del tempo, Lino Turina e Gianfranco Rossetto con il supporto tecnico di Carlo Bianciotto, componente del neonato Comitato Regionale di Corsa in Montagna Fidal.
A frequentare il gradino più nobile del podio maschile furono, rispettivamente Carlo Dalmasso (Mobili Toscano – Cumiana 58’53”), Bruno Poet (Mobili Toscano – Cumiana 59’36”) e Mario Andreolotti (U.S. Valli di Lanzo 58’24”). Su quello femminile Ivana Ricca (S.C. Angrogna 1.20’03”), Claudia Priotti (Tuttocoppe Baudenasca 1.20’15” e Severina Pesando (U.S. Caselette 1.15’18”).
Record della manifestazione da riconoscere a Mario Andreolotti che coprì la distanza, nella edizione 1985, in 58’24”, non troppo lontano dal 41’10” realizzato, nei tempi andati, da Alberto Trucco sul percorso di sola salita. Parteciparono (finalmente) anche le donne con la miglior prestazione di Severina Pesando che concluse, nella stressa edizione, in 1.15’18”.
Tre sole edizioni e l’ultima fu veramente una edizione memorabile: 174 atleti iscritti, 170 partiti, 155 arrivati e 19 tra ritirati e fuori tempo massimo. Terreno molto fangoso…così sentenziava la classifica finale.
Carlo Degiova