La voglia di agonismo c’è ed è tanta ma il lavoro, o meglio, il tipo di lavoro ne condiziona molto la pratica. Il panificio non è proprio attività che si adatta alle tabelle di allenamento e meno ancora agli impegni domenicali. A volte, però, quella voglia prevale fino a diventare incontenibile e allora va alla ricerca del pettorale di qualche manifestazione di rilievo per cercare conferma delle indubbie ed innate qualità atletiche.

Successe già quando la Tre Rifugi espatriò in Francia ed in quella occasione fu la prima vittoria di prestigio. Però quello era il suo terreno: la montagna. Domenica 25 novembre invece ha scelto un terreno ed una distanza per lui inusuale: la Firenze Marathon…

Partenza dalla “griglia rossa” in una giornata di pioggia e al 5° km si ritrova nel gruppo di testa, o meglio, nel gruppo di inseguitori dei primi quattro che hanno fatto corsa a se. Ritmo molto alto in attesa della inevitabile crisi che misura la capacità di reazione dei maratoneti. In fondo i km di allenamento erano molti ma l’esordio sulla distanza incute sempre timore e la strada non è proprio la sua specialità! Invece la gamba si mantiene in spinta e passa il “muro” della mezza e pure quello dei famigerati 30 km.

Ottomila erano i partenti e l’ottimo crono finale di 2.42’56” lo colloca in 45° posizione assoluta!!!

Esperienza da ripetere, sostiene lui, e considerando l’esordio ci sono grandi margini di miglioramento.

Per la Podistica Valle Infernotto è il miglior tempo sulla distanza che uguaglia al secondo la performance di Massimo Depetris a Venezia di qualche anno fa…

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