Oltre 600 “viandanti” provenienti da luoghi diversi, si sono dati appuntamento alla base del monte Pirchiriano a Chiusa San Michele (TO) in una soleggiata giornata autunnale. Su un tracciato inizialmente asfaltato e pianeggiante il serpentone colorato si è via via allungato e gli “atleti veri”, ben presto, hanno fatto perdere le loro tracce. Gli “umani” hanno proseguito con passo deciso e sulla ripida mulattiera che porta alla Sacra di San Michele ognuno a fatto i conti con le proprie forze. Il luogo mistico incute un certo timore e, personalmente, mi son lasciato suggestionare pensando che, lo sforzo profuso per non accumulare eccessivo ritardo rispetto alla testa della corsa, fosse la giusta punizione per espiare le proprie “manchevolezze” di comune mortale. Il percorso prosegue tra boschi e prati, transitando nelle borgate Basinatto, Bennale e Mura, alternando discese corribili con brevi strappi in salita. Lungo il tragitto, ben segnalato e curato, in soccorso ai “pellegrini” l’organizzazione ha predisposto quattro ricchi ristori. Il ritorno in discesa ha riservato ancora due salite spezza gambe poi la discesa finale, tecnica ed impegnativa, verso gli ultimi chilometri che sono stati corsi nel vecchio campo da motocross, con arrivo presso gli impianti sportivi, ove è stata approntata l’area spogliatoi/docce, massaggi e ristoro finale.
Il Trail è stato vinto dal campione di casa ABATE Gabriele (Valsusa Running Team – G.S. Orobie) in 2h00’47”: che dire un atleta dal valore assoluto che, tra l’altro, è stato il promotore nonché attuale organizzatore impeccabile dell’evento sportivo. In seconda posizione BUONOMINI Giacomo (Orecchiella Garfagnana) in 2h04’26” ed in terza posizione FORNONI Daniele (ASD Valli di Lanzo) in 2h05’17”. Scorrendo la classifica al settimo posto l’amico della S.D. Baudenansca BRUNO FRANCO Paolo con l’ottimo tempo di 2h09”43”. Alcuni problemi di salute, invece, hanno attardato GARNIER Claudio che comunque è riuscito a terminare la competizione in 2h20’00” in 14° posizione.
Per quanto riguarda la classifica femminile in 23° posizione generale, con il tempo di 2h22’50”, conquista la prima posizione l’atleta MIRAVALLE Raffaella (Atletica Monterosa), in seconda posizione BRESCIANI Alessandra (Usac Cafasse) in 2h39’46” ed in terza posizione CHIRI Cinzia (Atletica Valpellice) in 2h41’44”.
Nel giorno del 14° compleanno della ns. Podistica Valle Infernotto, quale occasione migliore per festeggiare al meglio tale importante traguardo, se non partecipare ad un evento così ben organizzato ?
Nonostante le assenze dei fuoriclasse e degli alfieri nostrani (dovute probabilmente ai postumi della cena sociale della sera precedente) in otto diavoletti ci siamo presentati al via, capitanati dal mai domo GALLO Donato, cercando di mantenere alto l’onore della società. Si è capito fin dalle battute iniziali che sarebbe stata dura a causa dei ritmi elevati, ma abbiamo fatto del nostro meglio, classificandoci in tre nella TOP 100.
Personalmente concludo, con questa gara, il periodo di noviziato in tale specialità, iniziato proprio l’anno scorso con la partecipazione alla precedente edizione e che mi ha poi visto partecipare e concludere, in un anno, ben altre 28 competizioni tra trail, strada e non competitive. I tantissimi ed utilissimi consigli ricevuti dai “senatori” dell’Infernotto, le tabelle di allenamento fornite dal ns. mitico Carlo hanno dato i loro frutti: pensate ho migliorato di 20’ la prestazione dell’anno scorso, terminando i 24 km in 2h46’55”, classificandomi 74. A seguire Dario CARDELLINO, Luca VICENTINI, Alessandro NIBBIO, Enrico MARCIALIS e Donato GALLO. All’appello mancano due diavoletti di cui non si hanno più notizie…. saranno stati rapiti da qualche folletto di questi luoghi così magici ?
Adesso un po’ di riposo e poi via con nuovi allenamenti (le ripetute brutte bestie) per affrontare il calendario 2016, ricco di traguardi importanti (una maratona?).
Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto e continueranno a farlo in questa bellissima avventura. Ciau
E.Bolla
San Michele è venerato dalla tradizione cristiana come difensore del popolo cristiano, e, rappresentato come guerriero, è chiamato in difesa contro i nemici della Chiesa. Dall’oriente il culto dell’Arcangelo si diffuse e si sviluppò nelle regioni mediterranee in particolare in Italia, dove giunse assieme all’espansione del cristianesimo. La Sacra è di San Michele perché nasce tra il 983 e il 987 sullo sperone roccioso del monte Pirchiriano e cresce con la sua storia e le sue strutture attorno al culto di San Michele che approdò in Val di Susa nei secoli V o VI. La sua ubicazione in altura è in uno scenario altamente suggestivo, richiama immediatamente i due insediamenti micaelici del Gargano di Monte Sant’Angelo e della Normandia Mont-Saint-Michel au péril de la mer a causa del fenomeno dell’alta e bassa marea che rendeva pericoloso quel luogo. La Sacra di San Michele si trova al centro di un’importante via di pellegrinaggio di oltre duemila chilometri che unisce quasi tutta l’Europa occidentale da Mont-Saint-Michel a Monte Sant’Angelo.